L’ACT (da pronunciare come una sola parola e non come una sigla) prende il nome dal cuore del suo messaggio, che è anche la bussola che guida il terapeuta e il cliente: accettare quello che non è sotto il nostro controllo e impegnarci nell’azione in direzione dei nostri valori per dare significato e arricchire la nostra vita.
L’ACT aiuta la persona a re-indirizzare la propria vita, vivendola alla luce dei propri valori e delle cose per lei importanti. È un modello teorico al cui fulcro c’è la flessibilità psicologica, un’abilità che quando acquisita rende l’esperienza individuale piena e vitale. Il terapeuta guida il cliente
- ad acquisire abilità psicologiche (mindfulness) specifiche per ridurre l’impatto che la sofferenza psicologica ha sulla vita di tutti, portandoci a scelte non sempre utili e funzionali che ci intrappolano;
- a chiarire il senso della vita e che cosa è importante in modo che le azioni siano guidate da valori e orientate al cambiamento nella loro direzione.
Obiettivo generale dell’ACT è di sostenere il paziente nell’agire in modo coerente ed efficace anche quando vive esperienze interiori difficili o dirompenti. Gli assunti da cui parte sono:
- È nella natura umana, ed è quindi comprensibile, che le persone tendano ad evitare le esperienze interiori che le fanno soffrire e giudicano negative.
- Piuttosto che combattere queste sensazioni ed emozioni, una persona può imparare ad osservarle in quanto tali e agire in una direzione che non è necessariamente quella che tali sensazioni ed emozioni suggeriscono.
- Le chiavi del cambiamento risiedono nell’accettazione, nel distanziamento dai pensieri che ci catturano, nel vedere sé stessi come esseri umani che esperiscono emozioni, pensieri e sensazioni, nel rimanere connessi al momento presente per agire nella direzione dei nostri valori.
La “cura” non è semplice riduzione dei sintomi è presa in carico dell’intera persona, vicini alle sofferenze e alle problematiche che l’individuo presenta.